Il prezzo da pagare per diventare imprenditori è l'incertezza
Un minuto ti senti un dio.
Il minuto dopo ti senti un fallito.
Una corrente di acqua calda che incontra una di acqua gelida.
La cosa più difficile da imparare per me è stata gestire l'errore.
Sono cresciuto con il culto del non dover commettere errori.
Di non dover sbagliare.
Ho sempre associato emozioni molto negative agli sbagli.
E se accetto con difficoltà i miei errori...figuriamoci quando a commetterli è un dipendente o un collaboratore.
Da quel che vedo, è un problema comune: tutti quanti tendiamo a costruire aziende dove l'errore viene colpevolizzato.
E così, finisce che le persone si impegnano a fare bella figura, non a perseguire gli obiettivi.
Prendersi una responsabilità diventa un peso.
Una cosa da evitare.
Una patata bollente da passare al collega.
Col tempo però mi sono reso sempre più conto che commettere errori è inevitabile.
Gli imprenditori devono prendere centinaia di decisioni.
Spesso, in assenza di informazioni complete e pressati da fattori esterni.
Molte di queste decisioni si riveleranno sbagliate.
Ma è un dato di fatto.
Sbagliare fa parte del gioco.
L'unica cosa da fare è capire come imparare dagli errori.
Per evitare il più possibile di commetterli una seconda volta.
Apparentemente questa cosa sembra facile...ma non lo è.
Non sempre ci si prende il tempo di analizzare e riflettere.
Di guardare in faccia la cruda realtà e imparare l'amara lezione.
L'obiettivo così diventa.”ridurre” il numero di errori, che comunque ci saranno sempre.
Ray Dalio, il fondatore di Bridgewater - il più grande hedge fund del mondo - consiglia un sistema molto particolare per imparare dai propri errori.
Ogni volta che prende una decisione sbagliata, registra tutto su un “registro degli errori”.
Annota con regolarità gli errori che commette.
Piano piano, il registro diventa sempre più ricco e comprende sempre più casi.
Con il tempo, diventa una vera e propria guida sulle cose da NON fare, quando si ripresentano casi simili a quelli censiti dal registro.
In questo modo, gli errori vengono razionalizzati, ci si stacca emotivamente dai problemi quando si presentano.
Se è normale commettere errori - e lo è - imparare dagli errori è nostro dovere.